"All'inizio del prossimo anno, insieme al ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, saremo in Iran". Ad annunciarlo è il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, durante l'inaugurazione dell' 'Iran Country Presentation', alla Fiera di Roma.
"La funzione centrale è quella di far funzionare pienamente i canali di finanziamento per far diventare realtà tutti i progetti che abbiamo", ha aggiunto Calenda sottolineando che quest'anno i rapporti commerciali dell'Italia con l'Iran stanno andando "anche meglio", rispetto allo scorso e che nei primi 7 mesi del 2016 "siamo a circa 1,1 milioni di interscambio, possiamo sicuramente recuperare i quasi 7 miliardi di interscambio e i 2 di export, ma la relazione con l'Iran deve andare molto oltre le esportazioni". I rapporti con l'Iran a cui l'Italia sta guardando - ha continuato Calenda - "sono di investimento, partnership e partecipazione nella ricostruzione di una serie di infrastrutture importanti che vanno modernizzate non solo dal punto di vista dell'infrastruttura fisica, ma anche per l'estrazione del petrolio". Fra i due paesi, secondo Calenda, "ci sono legami fortissimi che non si sono mai persi, anche in momenti difficili le imprese italiane sono state presenti", e quest'ultime quando sono all'estero "lavorano in partnership, sono collaborative e trasferiscono know how". Per queste ragioni, "penso che la riapertura piena dei rapporti con l'Iran sia una delle pochissime buone notizie avute negli ultimi anni in politica internazionale - l'ho detto nel novembre 2015 e da allora la situazione internazionale è solo peggiorata - perciò è una relazione va curata e preservata", ha concluso Calenda.
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