Telecom converte il bond da 1,3 miliardi di euro e taglia così il debito dello stesso importo, da 26,7 miliardi a 25,4 miliardi di euro. Il prezzo di conversione è di 0,76 euro per azione. Telecom nel frattempo non aspetta l'arrivo di Xavier Niel e va ad occupare lo spazio 'basic' tipico di Iliad, l'operatore francese che ha fatto la sua fortuna con le offerte a basso costo. Nascerà accanto a Tim un secondo marchio, 'no frill', ovvero senza servizi aggiuntivi, e sarà - secondo quanto si apprende - completamente indipendente e complementare, con una struttura tutta propria. Opererà a partire dai primi mesi del 2017, come operatore mobile virtuale, sulla rete Tim.
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