Seduta di grande volatilità e
nervosismo per le Borse europee in generale e anche per Milano,
che comunque è quella che ha tenuto meglio grazie al settore
bancario e all'accelerazione nel finale di Fca: l'indice Ftse
Mib ha concluso in crescita dello 0,03% a 16.804, l'Ftse All
share in ribasso dello 0,09% a quota 18.397.
Tra i titoli principali il più acquistato è stato proprio Fca
(+7,8% finale a 6,75 euro), seguito da Bpm (+5,7%), Banco
popolare (+5,6%), Azimut (+5,5%). Molto bene anche Leonardo,
cresciuto del 4,4%, Intesa (+4,3%) e Unicredit, salito del 2,8%
dopo i conti e due sospensioni in asta di volatilità. Piatta
Mediaset (+0,4%, mentre a Parigi la 'rivale' Vivendi è schizzata
al rialzo del 9% dopo la trimestrale), deboli Telecom (-1,8%),
Ubi (-2,2%) e soprattutto Mps, scesa di tre punti percentuali a
0,25 euro. Forti vendite sulle utilities, con quelle 'regolate'
legate anche all'andamento dei Btp: Italgas ha ceduto il 7% a
3,3 euro, A2A il 5%, Snam il 4,9%. Male Enel, che ha perso il
3,4%.
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