Cooperazione colpita dalla crisi
un pò in ritardo. Ma pur sempre colpita, anche se non affondata.
Ora si scorge la fine. Ma bisogna ancora stringere i denti. È il
messaggio lanciato a Cagliari dal vicepresidente nazionale di
Legacoop, Roberto Negrini, in occasione dei 130 anni di vita
dell'organizzazione. Le cifre: 15mila aderenti, 85 miliardi di
fatturato (con un aumento del 4% nel 2015), 500mila occupati
(+2,5% nel 2015), 9,4 milioni di soci.
"Siamo in una fase di passaggio, si intravede uno spiraglio -
spiega Negrini all'ANSA, prima del via alla tre giorni di
incontri e dibattiti in programma nel capoluogo nella sede della
Fondazione Sardegna - la crisi si è palesata un pò in ritardo
nel nostro mondo. Causando danni soprattutto nel settore delle
costruzioni e nel comparto che gravita intorno alla casa.
Pensiamo al ridimensionamento in alcune zone storicamente forti,
come l'Emilia Romagna, nel settore degli infissi". I segnali di
ripresa? "Soprattutto nella ristorazione e nell'agroalimentare.
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