Borse orientali a due velocità a
pochi giorni dal voto Usa, dopo l'inatteso balzo dell'indice Pmi
sulla fiducia delle imprese in Cina e le decisioni delle Banche
centrali di Giappone e Australia di lasciare invariata la loro
politica monetaria, mentre il calo del greggio ha pesato sui
titoli del comparto petrolifero. Lieve rialzo per Tokyo (+0,1%),
positiva Shanghai ((+0,71%) e Hong Kong (+1,25%), ancora aperta
insieme a Mumbai (+0,21%), mentre hanno ceduto Taiwan (-0,19%) e
Sidney (-0,51%), poco variata invece Seul (-0,04%). Positivi i
futures sull'Europa e su Wall Street in attesa della fiducia
delle imprese manifatturiere in Grecia, nel Regno Unito e
soprattutto negli Usa, dove verrà resa nota la spesa edilizia di
settembre, gli indici Ism e le vendite di veicoli. In calo a
Tokyo i grandi esportatori come Panasonic (-6,47%), Fanuc
Corporation (-4,27%), penalizzati dal rialzo dello yen. Segno
meno a Sidney per Woodside Petroleum (-1,27%).
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