"Quella che oggi vi chiediamo di
votare non è una certezza ma una rara opportunità". Lo ha detto
nel suo discorso introduttivo dell'assemblea straordinaria dei
soci del Banco Popolare il presidente Carlo Fratta Pasini.
Con una "malcelata tristezza" come l'ha definita l'ad
Pierfrancesco Saviotti, Pasini ha sottolineato il momento
"cruciale che mette fine ad una storia di oltre 150 anni. Il cda
è orgoglioso - ha proseguito - di essere riuscito a raggiungere,
oltre al traguardo della Spa anche quello di una fusione che
garantirà la nascita del terzo gruppo bancario del Paese".
"Portare oggi il progetto di integrazione con Milano, non è
stato semplice per nessuno. Gli ostacoli visti a ritroso
sembrano enormi, basti pensare all'aumento di capitale da un
miliardo ottenuto interamente sul mercato".
"Vi sono tutte le condizioni - ha concluso Fratta Pasini -
perché il comprensibile rimpianto di ciò che si lascia e si
perde sarà superato da una fusione che saprà sostenere nel tempo
le nostre missioni"
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