Milano si conferma piatta (+0,06%),
al pari di Madrid (-0,13%), in un listino diviso in due. In luce
Azimut (+3,3%) seguita da Bpm (+3,14%) e Banco (+2,67%) sulle
scommesse sull'esito dell'assemblea della popolare milanese
sulla fusione, Fca (+1,7%) in attesa dei dati sulle
immatricolazioni e i petroliferi Saipem (+1,67%) ed Eni
(+1,17%). Cedono A2a (-1,35%) e Leonardo (-1,09%) e, tra minori,
il Sole 24 (-9,58% a 0,45 euro) ai minimi dalla quotazione
(avvenuta nel 2007 a 5,75 euro) e ancora fermata in asta.
Fanno meglio altri listini europei mentre Francoforte è
chiusa per i festeggiamenti dell'unificazione tedesca. Londra
guida i rialzi (+1,25%) con l'indice Pmi manifatturiero (55,4 a
settembre da 53,4 di agosto) ai massimi da due anni grazie alla
sterlina debole per la Brexit. Parigi è in cauto rialzo (+0,33%)
con Amsterdam (+0,4%) dove Ing cede lo 0,41% dopo l'annuncio del
taglio dell'11% dei dipendenti e dell'accelerata per
trasformarsi in banca digitale.
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