La progressiva rivalutazione dello
yen pesa ancora sui listini di Tokyo malgrado l'andamento in
positivo di Wall Street, che ha seguito il confronto
presidenziale tra Hillary Clinton e Donald Trump: l'indice
Nikkei fa segnare una flessione dell'1,31% a quota 16.465.40,
lasciando sul terreno oltre 200 punti. La valuta giapponese,
sempre più vicina a quota 100 col dollaro, provoca un'ondata di
vendite sui titoli del comparto auto e l'elettronica da consumo
legata all'export.
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