Non bastano le vendite di fine
stagione a risollevare gli acquisti di moda e i consumi in
generale. A luglio 2016 l'Istat rileva, rispetto all'anno
precedente, un calo dello 0,2% in valore degli articoli di
abbigliamento e pellicceria e una flessione anche per le
calzature, gli articoli di cuoio e da viaggio, dello 0,4%.
Risultano stazionari, invece, i prodotti di profumeria e per la
cura della persona.
La flessione complessiva dei consumi (-0,2% nell'anno) è
dovuta ai prodotti non alimentari (-0,5% in valore e ancora di
più in volume, -1,1%), mentre i prodotti alimentari crescono
dello 0,5% in valore e diminuiscono dello 0,1% in volume. I soli
gruppi di prodotti non alimentari in crescita sono giochi,
giocattoli, sport e campeggio (+2,7%) e mobili, articoli tessili
e arredamento (+0,6%). Le variazioni tendenziali negative di
maggiore entità colpiscono cartoleria, libri, giornali e riviste
(-4,6%) ed elettrodomestici, radio, tv e registratori ( 2,3%).
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