La Banca d'Italia propone la
riduzione dei buffer ('cuscinetti') di capitale denominati Ccb
per le banche, allineando la normativa a quella degli altri
paesi Ue allo scopo di ridurre lo svantaggio competitivo nei
confronti delle rivali europee e parità di condizioni per
l'esame Srep del 2017. L'istituto centrale ha posto in
consultazione una proposta per far scendere il buffer che era
stato posto, nel 2013, al livello del 2,5%, anticipando così
l'obiettivo richiesto dalla direttiva Ue per il 2019. "Ciò - -
si legge - non determinerà necessariamente una riduzione della
complessiva dotazione di capitale richiesta a ciascuna banca, in
quanto resta impregiudicata la possibilità per la BCE e la Banca
d'Italia di disporre, ove ritenuto necessario, misure
patrimoniali ulteriori".
Con la modifica, che ragionevolmente non sarà contrastata dal
settore, i limiti transitori sono quelli previsti dalla
normativa europea
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