Chiusura pesante per la Borsa di
Milano, sui timori di un rialzo ravvicinato dei tassi Usa.
L'Ftse Mib perde l'1,84% a 16.840 punti. Vendite sui finanziari,
con Unicredit che si attesta in flessione del 3,7% in una fase
ancora di incertezza sulle strategie della banca. Prese di
beneficio su Unipol (-4%), nel finale maglia nera. Mentre
arretrano anche il Banco (-3%) e Bpm (-2%), dopo l'Ok Bce alla
fusione. Mps lascia il 3,4%, dopo il primo via libera informale
Bce alla candidatura di Marco Morelli come A.d. Eni lascia
l'1,5%, pur dopo l'anticipo annunciato sui target di produzione
del giacimento di Nooros in Egitto. Saipem perde il 3,8%. E
arretra anche Fca (-2,4%), dopo notizie di stampa su una
possibile jv per Magneti Marelli, alternativa alla cessione.
Exor lascia il 2,7%. Cede il 2,4% Poste, tra le ipotesi di
slittamento di una nuova tranche.
Fuori dal paniere principale, Snai perde il 3%, dopo che
l'impugnazione della delibera che a giugno ha nominato il Cda.
Nuovo sprint di Molmed (+6%).
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