I tempi del collocamento della
seconda tranche di Poste italiane potrebbero essere legati a
quelli del referendum costituzionale. L'operazione, secondo
quanto si apprende, potrebbe quindi rientrare nell'anno in
corso, ma non è nemmeno escluso, considerata l'ultima forbice 15
novembre-5 dicembre fornita da Matteo Renzi per la
consultazione, che l'offerta slitti al 2017.
L'intento iniziale del governo, che ha deciso di quotare una
nuova tranche pari a circa il 30% della società a maggio scorso,
era quello di concretizzare il collocamento entro il 2016, anche
per sfruttarne l'impatto positivo sui conti pubblici in termini
di riduzione del debito. Un eventuale slittamento al prossimo
anno, dovuto al particolare momento di incertezza dei mercati
legato anche all'avvicinarsi del referendum su cui gli
investitori hanno gli occhi puntati, potrebbe però mettere a
rischio questo obiettivo.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA