Chi entra al ministero dello Sviluppo?
Di quali interessi è portatore? Con quali dotazioni di bilancio?
Insomma, quali lobbisti varcano lo storico portone di via
Veneto? Tutte domande a cui si darà presto risposta con il
'Registro trasparenza', lo strumento con cui il ministro Carlo
Calenda "intende rispondere all'esigenza sempre più sentita da
parte dei cittadini di seguire da vicino l'attività della
Pubblica Amministrazione".
Il registro, informa una nota, si ispira al modello
utilizzato dalle Istituzioni Europee e il ministero dello
Sviluppo economico lo adotta per primo in Italia: "Attraverso un
processo decisionale più aperto e trasparente - si legge nella
nota - diventa più facile garantire una rappresentanza
equilibrata ed evitare pressioni indebite o un accesso
illegittimo o privilegiato alle informazioni o ai responsabili
delle decisioni. La trasparenza è inoltre un elemento
fondamentale per incoraggiare i cittadini a partecipare più
attivamente all'attività pubblica".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA