La Banca Popolare di Vicenza ha
chiuso il primo semestre dell'anno con una perdita di 795
milioni di euro. Sul risultato ha pesato l'incremento dei
livelli di copertura dei crediti, gli effetti connessi al
"contestato recesso" di Cattolica dalla bancassicurazione e i
presidi economici adottato a fronte dei 'litigation risk'
connesso alla vendita delle azioni della Bpvi. Al netto di tali
effetti la perdita sarebbe contenuta a 85 milioni di euro.
Inoltre l'istituto vicentino, nell'ambito della revisione del
piano industriale, valuterà "le diverse opzioni strategiche sia
in ottica stand-alone sia nell'ambito di eventuali processi di
aggregazione". Il piano dovrà "puntare ad un rapporto
costi/ricavi sostenibile nel tempo" e "dovranno essere
attentamente valutate le diverse opzioni relativamente alla
gestione del portafoglio crediti non performing".
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