"Un provvedimento atteso da tempo che
consente importanti risultati in termini di efficienza,
razionalizzazione e risparmio per le imprese. Un nuovo modello
in grado di dare risposte concrete alla necessità di
riorganizzazione sul territorio e di definire con maggiore
precisione le funzioni delle Camere. Il Mise rafforzerà in modo
significativo la vigilanza e la valutazione delle performance".
E' quanto dichiara il ministro dello Sviluppo, Carlo Calenda,
commentando il via libera del Cdm al decreto che riduce da 105 a
60 il numero delle Camere e che taglia del 50% circa il dirotto
annuale a carico degli imprenditori, oltre alla riduzione del
30% del numero dei consiglieri. Prevista anche la gratuità per
tutti gli incarichi degli organi diversi dai collegi dei
revisori; una razionalizzazione complessiva del sistema
attraverso l'accorpamento di tutte le aziende speciali che
svolgono compiti simili, la limitazione del numero delle Unioni
regionali ed una nuova disciplina delle partecipazioni in
portafoglio.
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