Offre più svantaggi che benefici la
Brexit ai lavoratori britannici. E' quanto emerge da uno
studio del think tank Resolution Foundation, secondo cui
l'aumento dei salari per gli impieghi a bassa specializzazione
ottenuti da un taglio dell'immigrazione saranno
superati ampiamente dalle conseguenze economiche negative del
'divorzio' da Bruxelles, fra cui l'elevata inflazione e la
crescita debole. Già oggi i primi segnali, col tasso annuale dei
prezzi al consumo salito allo 0,6% nel mese di luglio. Lo studio
inoltre sottolinea che la riduzione degli ingressi nel Regno,
che il governo si è impegnato a portare da oltre 300 mila l'anno
a decine di migliaia, rischia di penalizzare le aziende che
impiegano in grande numero gli immigrati.
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