C'è una scadenza per la definizione
di nuovi tetti agli stipendi di amministratori, dirigenti e
dipendenti delle partecipate pubbliche: dall'entrata in vigore
del Testo Unico, attuativo della riforma Madia, potrà al massimo
passare un mese. La versione del provvedimento, trasmessa alle
Camere per l'ultimo giro di boa, aggiorna i termini, visto che è
stata superata la data, il 30 aprile, indicata in precedenza
(sin dalla scorsa legge di Stabilità). Si tratta di dividere le
società a controllo pubblico in fasce, fino a cinque, anche in
base a criteri dimensionali, e per ciascuna sarà determinato un
livello retributivo, fatto salvo il limite dei 240mila euro
annui. Inoltre secondo il testo "Al fine di favorire il riordino
delle partecipazioni dello Stato", il ministro, che ne abbia
intenzione, può proporre di passare al Mef la titolarità delle
quote in suo possesso".
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