Il fallito golpe in Turchia continua
a preoccupare gli investitori del mercato petrolifero e il
prezzo del greggio non arretra, restando sulla soglia dei 46
dollari al barile. Il Wti del Texas segna infatti 45,97 dollari
con un rialzo di 2 centesimi mentre il Brent avanza di 34
centesimi a 47,9 dollari. Nonostante la situazione sembra
tornata alla normalità, il putsch dei militari ha messo in
evidenza una situazione potenzialmente esplosiva di un paese al
centro dei traffici di petrolio e gas sia attraverso gli stretti
del Bosforo e dei Dardanelli per le navi provenienti dalla
Russia (bloccate solo per qualche ora sabato) sia attraverso gli
oleodotti e gasdotti provenienti dal Medio oriente.
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