L'export italiano crescerà del
3,2% nel 2016. Un ritmo più lento rispetto al 2015, ma con
prospettive migliori negli anni successivi: +3,7% in media nei
prossimi quattro per un valore di 480 miliardi di euro nel 2019,
a patto di concentrare gli sforzi sulle geografie a maggior
potenziale e rafforzare le strategie d'internazionalizzazione.
Le previsioni sono di Sace (gruppo Cdp), che ha presentato a
Bologna, in un incontro organizzato con Simest, il Rapporto
sulle esportazioni e ha incontrato le imprese
emiliano-romagnole, per confrontarsi sulle prospettive di una
regione che contribuisce al 13% dell'export nazionale. Focus
sulla meccanica strumentale, settore di punta dell'export
nazionale e dell'Emilia-Romagna, con 16 miliardi nel 2015 e 3,7
nei primi tre mesi 2016.
Il convegno è stato l'occasione per presentare le iniziative
di Sace e Simest nell'ambito del piano industriale del Gruppo
Cdp, che metterà a disposizione delle imprese 63 miliardi per
export e internazionalizzazione, entro il 2020.
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