/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Mps: Viola stringe su Npl, a breve soluzione definitiva

Mps: Viola stringe su Npl, a breve soluzione definitiva

Studia vendita 10mld in 3 anni ma in Borsa piomba minimi storici

MILANO, 08 luglio 2016, 10:01

Redazione ANSA

ANSACheck

MILANO, 7 LUG - Il Monte dei Paschi promette di accelerare sul piano di vendita delle sofferenze facendo leva su gli strumenti previsti dal mercato, Atlante in primis, e sulle norme messe in campo dal governo. Questa, secondo quanto appreso dall'ANSA, l'indicazione contenuta nella risposta del Cda di Mps alla Bce, in cui si conferma a Francoforte la volontà di incrementare la vendita di Npl al 2018 da 5,5 a 10 miliardi di euro.
    Al termine del consiglio, il Ceo Fabrizio Viola, ha confermato che non saranno fornite indicazioni nel merito ma che la banca sta lavorando "intensamente con le Autorità per individuare in tempi brevi una soluzione strutturale e definitiva degli Npl". Tutto ciò, ha aggiunto, "in un contesto nel quale, anche nel secondo trimestre, l'andamento della gestione caratteristica e l'evoluzione patrimoniale e finanziaria della banca risultano positivi, confermando le tendenze registrate nel primo trimestre". La richiesta dell'Eurotower, che da giorni ha messo in agitazione i mercati, ha pesato anche oggi in Borsa, dove il titolo è ripiombato sui minimi storici: nonostante l'intervento della Consob, che ha esteso il divieto sulle vendite allo scoperto fino ai primi di ottobre - ovvero fino al giorno in cui Siena trasmetterà l'aggiornamento del capital plan al 2018 -, il titolo ha messo a segno un altro tonfo (-5,79% a 0,265 euro), tornando sui livelli di martedì scorso con la capitalizzazione che indica la banca valere appena 777 milioni, nonostante gli 8 miliardi messi dai soci negli ultimi anni.
    Secondo quanto trapelato, quindi, la banca avrebbe valutato di spalmare la vendita delle sofferenze su tutto l'arco di tempo stabilito dall'Eurotower, col sostegno anche di Atlante, in modo da limitare l'impatto delle svalutazioni sui conti, nella speranza di allontanare per quanto possibile lo spettro dell'aumento di capitale. Al tempo stesso sotto la regia di Mediobanca il gruppo implementerà entro settembre la piattaforma per gli Npl insieme ad un partner industriale che avrà l'80% della società. L'incognita che resta però è quella dell'aumento di capitale: tagliare i non performing loans, come chiesto dalla Bce, imporrà inevitabilmente perdite in bilancio e, quindi, il bisogno di chiedere dai 3 ai 5 miliardi di euro. E per questo nelle ultime due settimane si sono intensificati i negoziati sull'asse Roma-Bruxelles. Il portavoce della commissaria Ue, Margrethe Vestager, ha confermato che "sono sempre in corso contatti continui con l'Italia" così come che "non è cambiata" la posizione della Commissione rispetto alle regole sul bail-in. Il governo starebbe cercando però di trovare una soluzione per evitare il fenomeno del 'burden sharing', ovvero di oneri per gli investitori retail e non in possesso dei titoli subordinati emessi dalla banca (circa 6 miliardi). Al tempo stesso però il premier Matteo Renzi, che ieri aveva rassicurato ai correntisti che non ci saranno problemi, ha garantito che per il Monte saranno assunte decisioni di mercato.
    Se così sarà allora sarebbe da escludere sia un intervento diretto dello Stato sul capitale della banca, così come una nuova edizione di strumenti da far sottoscrivere al Tesoro.
    Restano, invece, sul campo le ipotesi di riaprire le sottoscrizioni di Atlante 2 (Giasone) per far leva sugli Npl o di schierare in campo la Cdp, nonostante i dubbi di Bruxelles.
    Secondo alcuni osservatori, però, bisognerà attendere ancora qualche giorno, forse più di una settimana, per trovare una quadra.
    Di certo però la stretta va trovata entro il 29 luglio, giorno in cui coincidono sia la pubblicazione degli stress test dell'Eba sia i risultati semestrali della banca. Un mix di fattori che potrebbe scatenare una tempesta perfetta sul titolo in Borsa dove ormai vale quanto una mid-cap.
   
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza