La Bce aveva messo in conto che
nell'eventualità di una uscita del Regno Unito dall'Ue ci
sarebbero state "rilevanti" ricadute negative per l'economia
"anche se difficili da prevedere". E' quanto emerge dai verbali
della riunione di politica monetaria della Bce del 2 giugno
scorso, poco meno di tre settimane prima del referendum sulla
Brexit del 23 giugno. "C'è stato accordo generale riguardo al
fatto che si trattava di un'importante fonte di incertezza per
le prospettive economiche". In generale il board della Bce ha
valutato che "i rischi sulle prospettive di crescita
dell'Eurozona sono rimasti orientati al ribasso" collegati
"all'evoluzione dell'economia globale, all'esito del referendum
in Gran Bretagna e altri rischi geopolitici". Nei verbali si
menziona anche "il ruolo fondamentale" del settore bancario
sottolineando che "l'affrontare il problema delle sofferenze è
visto come un contributo fondamentale per rafforzare la ripresa
nell'Eurozona".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA