Il Cda di ChiantiBanca ha presentato
ieri alla Banca d'Italia istanza di way out. Lo annuncia
l'istituto, che in autunno convocherà un'assemblea dei soci sul
punto. L'istituto toscano, presieduto da Lorenzo Bini Smaghi, è
una delle banche con patrimonio superiore ai 200 milioni di euro
che possono scegliere di non aderire al futuro gruppo unico del
credito cooperativo, disegnato dalla recente riforma del
settore, ed è la seconda Bcc toscana (prima, fra quelle
appartenenti alla Federazione) a presentare istanza di way out,
dopo la Banca di Cambiano.
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