Royal Dutch Shell taglierà altri
2.200 posti di lavoro a livello mondiale entro fine anno per far
fronte alla situazione di difficoltà del settore petrolifero.
La riduzione della forza lavoro si aggiunge ai tagli
occupazionali già decisi dalla compagnia petrolifera nel quadro
dell'acquisizione di BG Group, portando così a 12.500 il totale
delle uscite tra il 2015 e il 2016.
Il vice presidente di Shell per il Regno Unito e l'Irlanda,
Paul Goodfellow, ha sottolineato in una nota la fase di
"recessione prolungata" e che "i tempi sono duri per la nostra
industria e dobbiamo prendere ulteriori decisioni difficili per
garantire che Shell rimanga competitiva".
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