Torna il segno meno davanti alla
Borse asiatiche reduci da una tre giorni di guadagni. I listini
del Far East hanno ceduto infatti circa l'un per cento (indice
Msci Asia Pacifico -0,8%), mentre gli indici giapponesi (Nikkei
+0,05%) sono stati gli unici a mantenersi intorno alla parità
dopo il dato migliore delle attese del Pil nel primo trimestre.
Il tutto mentre per le Borse del Vecchio Continente si prevede
un avvio debole con i futures su Londra che cedono circa lo
0,3%.
Più pesanti, invece, le Borse cinesi con Shenzhen che ha
perso oltre il 2,5%. Qui ha pesato invece il rafforzamento del
dollaro e del petrolio, tornato sopra i 48 dollari al barile.
Deboli invece materie prime come l'oro e il rame che dopo
quattro sedute all'insegna dei rialzi hanno perso quota.
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