Fitch non si aspetta "immediate
azioni sul rating" come conseguenza di un eventuale addio della
Gran Bretagna all'Unione europea, ma "azioni negative"
diventerebbero più probabili nel medio termine ed è possibile un
allargamento degli spread della 'periferia'. Lo si legge in una
nota dell'agenzia di rating, pronta a rivedere il merito di
credito inglese dopo il referendum del 23 giugno. I paesi più a
rischio sono quelli con maggior export verso Londra: Irlanda,
Malta, Belgio, Olanda, Cipro e Lussemburgo. Spagna, Francia e
Germania dovrebbero fare i conti con i "considerevoli legami"
con il sistema bancario inglese.
Brexit, infine, potrebbe "precipitare" una secessione della
Scozia, con un possibile effetto traino altrove, ad esempio in
Catalogna.
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