Prima seduta di settimana in
direzioni diverse per i mercati azionari asiatici: le Borse
cinesi scivolano sui dati commerciali del Paese, mentre gli
altri listini sostanzialmente tengono.
In chiusura l'ìndice generale di Shenzhen cede il 3,5%,
quello di Shanghai quasi tre punti, portando i due listini al
maggiore calo in due sedute da febbraio e ai minimi delle ultime
otto settimane. A pesare, secondo gli operatori, soprattutto i
dati deludenti delle importazioni cinesi - segno di un possibile
rallentamento dell'economia - e in particolare quelle del rame.
Debole anche Seul (-0,4%) mentre Hong Kong tiene (+0,4% in
chiusura) con Tokyo che ha concluso in rialzo dello 0,6%. C'è
anche qualche segnale di buona crescita, come a Mumbai, che sale
di oltre un punto percentuale, mentre Sidney, dove sono quotati
diversi titoli che possono anticipare l'avvio dei loro settori
in Europa, è salita di mezzo punto percentuale.
Positivi con il petrolio i futures sull'avvio delle Borse del
Vecchio continente.
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