La corruzione è ancora molto diffusa
in Italia e per questo è sempre più necessaria in azienda la
maggior trasparenza possibile. E' quanto, in sintesi, emerge dal
sondaggio "Cattiva condotta aziendale - conseguenze per i
soggetti coinvolti" condotto da EY in 62 Paesi su un campione di
circa 3.000 responsabili aziendali. Secondo i risultati il 56%
dei manager italiani (contro una media mondiale del 39%)
percepisce ancora come ampiamente diffuso il fenomeno della
corruzione; inoltre il 91% degli intervistati a livello mondiale
e il 96% a livello italiano ritiene importante identificare
quali siano gli effettivi proprietari delle terze parti con cui
si conducono affari. La protezione dei dati poi è un tema
centrale per la gestione delle minacce informatiche ma solo il
47% degli intervistati lo riconosce come rischio (38% in
Italia). Nel nostro paese inoltre la lealtà verso l'azienda
(16%) o verso i colleghi (16%) ostacola il ricorso da parte alle
whistleblowing hotlines per combattere la corruzione.
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