Gli economisti delle istituzioni
finanziarie private europee rivedono leggermente al ribasso le
stime di crescita per l'Eurozona. Dal sondaggio Survey of
professional forecasters emerge infatti che le stime di crescita
per quest'anno vengono ridotte al +1,5% (dalla precedente stima
di gennaio di +1,7%); per il 2017 passano al +1,6% (dal +1,8%),
mentre rimangono invariate al +1,7% per il 2018. Secondo gli
economisti, "la crescita economica verrà guidata dalla domanda
interna - si legge nella nota - sostenuta dalla politica
monetaria e dall'attuale livello basso dei prezzi energetici".
Tagliate anche le stime per l'inflazione per quest'anno (0,3%
da 0,7%) e il prossimo (1,3% da 1,4%), mentre restano invariate
per il 2018 (1,6%). La revisione al ribasso dei prezzi, si legge
nella nota della Bce, "riflette l'andamento dei prezzi del
petrolio": nel breve periodo ci sarà un impatto, ma
successivamente i prezzi energetici inizieranno a contribuire
positivamente all'inflazione.
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