Energia, utility, trasporti, sanità, beni culturali, rischi ambientali, pianificazione, pubblica amministrazione agricoltura: le istituzioni, le amministrazioni e le aziende di ogni settore possono, in ogni campo, avvalersi di tecnologie geospaziali all’avanguardia per accelerare il processo di trasformazione digitale rendendo più rapide ed efficaci le strategie e i processi decisionali. Le tecnologie geospaziali hanno rivoluzionato la geografia tradizionale e consentono ormai di raccogliere, analizzare, visualizzare e gestire tutte le informazioni del territorio, costruire mappe intelligenti, ricche di dati utili per effettuare analisi e migliorare le performance operative.
L’industria geospaziale produce un fatturato globale annuo, stimato dalla rivista Geospatial World, pari a 270 miliardi di dollari e le aziende del settore pagano ogni anno salari per oltre 90 miliardi di dollari. Sono alcuni dei dati emersi durante la Conferenza Esri Italia 2016, l’appuntamento per aziende, amministratori pubblici, esperti per fare il punto sullo stato dell’arte delle tecnologie geospaziali e le loro applicazioni.
I GIS, i Geographic Information System, consentono agli utenti di migliorare le analisi sul territorio, gestire il patrimonio informativo su tutti i sistemi aziendali, accedere alle informazioni in qualsiasi momento e da qualsiasi dispositivo, realizzare mappe interattive con nuovi strumenti e nuovi contenuti, prendere decisioni più rapide ed efficaci, condividere le informazioni con le squadre operative. Dalla ricerca di un ristorante alla mappatura della diffusione di un virus, dall’individuazione di un guasto alla rete elettrica al monitoraggio delle buche sul manto stradale o dell’inquinamento in città: le mappe possono aiutarci a raccontare una storia, essere usate dalla protezione civile in caso di calamità naturali, per regolare il transito nei porti, il traffico cittadino, per decidere dove è più conveniente avviare un’attività commerciale o irrigare risparmiando acqua.
La Conferenza quest’anno ospita per 2 giorni 138 relatori, 40 eventi tematici, workshop tecnologici, espone 31 poster digitali interattivi e ha allestito il GeObservatory, un’area d’interazione multimediale che consente d’immergersi nel mondo della geografia digitale: una mostra virtuale per sperimentare l’utilità delle mappe interattive e le loro applicazioni.
IL GEOBSERVATORY 2015
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