I verbali dell'assemblea della
Banca Popolare di Vicenza dello scorso 26 marzo, nella quale era
stata posta all'odg l'azione di responsabilità contro la
gestione dell'ex presidente Gianni Zonin, svelano i nomi di chi
- votando contro o astenendosi - ne ha impedito l'approvazione.
Decisive sono state le astensioni di Cattolica (8,96% del
capitale presente) e Generali (3,61%) che se avessero votato a
favore, avrebbero portato la quota di favorevoli all'azione di
responsabilità (38,05%) alla maggioranza. Tra le astensioni di
peso si registrano quella di Banca Ifis (1,69%) e della Fiamm
(0,55%), l'azienda di cui è amministratore delegato Stefano
Dolcetta, presidente di Bpvi. Hanno votato contro l'azione di
responsabilità Zonin e la sua famiglia, anche con alcune tenute
agricole, e la Fondazione Roi (5,1%), il cui patrimonio è stato
polverizzato dall'investimento in Bpvi e di cui Gianni Zonin è
ancora presidente.
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