Hanno solo invertito i ruoli Tokyo
(+1,13%) e Shanghai (-0,89%, ancora aperta) rispetto alla seduta
precedente, ma la musica non cambia. I listini orientali
chiudono infatti a due velocità, con il Sol Levante spinto dal
calo dello yen rispetto al dollaro e le Piazze cinesi (Shenzhen
-1,57%, ancora aperta), oggetto di prese di beneficio dopo il
rialzo della vigilia. Giù anche Taiwan (-0,37%) a differenza di
Seul (+0,56%) e Sidney (+0,89%), favorita dal balzo delle
quotazioni dei metalli. Negativi i futures sull'Europa e su Wall
Street dopo i dati sull'inflazione tedesca, con i prezzi
all'ingrosso in rialzo dello 0,3% mese su mese ed in calo del
2,6% su base annua. In arrivo dagli Usa la fiducia delle piccole
imprese, prevista in rialzo, i prezzi delle importazioni ed il
deficit pubblico mensile, previsto in raddoppio da 52,9 a 104
miliardi di dollari.
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