ROMA - Slitta di un altro anno il pareggio di bilancio, che viene spostato dal 2018 al 2019. "Il nuovo scenario programmatico - si legge nel Def pubblicato oggi - prevede di ridurre l'indebitamento netto dal 2,3% del 2016 all'1,8% del Pil nel 2017 e quindi allo 0,9 nel 2018, portando infine il saldo in lieve surplus nel 2019 (0,1 percento del PIL). Su base strutturale il saldo migliorerebbe dal -1,2 del 2016 al -1,1 per cento del PIL nel 2017 e quindi al -0,8 nel 2018, fino al -0,2 nel 2019"
Dopo la riforma del mercato del lavoro e il Jobs Act per gli autonomi, che sarà approvato entro settembre, "nel 2016 il Governo si concentrerà su una riforma della contrattazione aziendale con l'obiettivo di rendere esigibili ed efficaci i contratti aziendali e di garantire la pace sindacale in costanza di contratto. I contratti aziendali potranno altresì prevalere su quelli nazionali in materie legate all'organizzazione del lavoro e della produzione". E' quanto si legge nel Documento di Economia e Finanza, pubblicato oggi.
Il governo "valuterà, nell'ambito delle politiche previdenziali, la fattibilità di interventi volti a favorire una maggiore flessibilità nelle scelte individuali, salvaguardando la sostenibilità finanziaria e il corretto equilibrio nei rapporti tra generazioni, peraltro già garantiti dagli interventi di riforma che si sono susseguiti dal 1995 ad oggi". E' quanto si legge nel Programma nazionale di riforma pubblicato oggi insieme al Def.
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