Chiusura dei bilanci in ritardo e
autorizzazioni che non arrivano. Queste le ragioni, secondo
quanto risulta all'ANSA, che stanno rallentando il piano di
vendita delle 4 banche (CariFerrara, Banca Marche, Popolare
dell'Etruria e CariChieti) salvate dal fondo interbancario su
richiesta del Governo.
La tabella di marcia iniziale prevedeva l'invio dell'info
memorandum ai potenziali acquirenti entro fine marzo. Tuttavia,
l'iter sta viaggiando in ritardo perché mancherebbero una serie
di via libera, tra cui quelli di Bankitalia per l'approvazione
dei bilanci. I conti non risultano ancora chiusi anche perché,
viene spiegato da più fonti, ancora non si è sciolto il nodo
delle Dta, i crediti fiscali che, per un 'buco' normativo, sono
ancora in carico alle vecchie banche in risoluzione e non
possono essere trasferite ai nuovi istituti. Per superare questo
ostacolo (si era già tentato per via di emendamento
parlamentare) si starebbe valutando l'ipotesi di un
provvedimento interpretativo dell'Agenzia dell'Entrate.
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