L'Italia continua a dare all'Unione
Europea più di quanto riceve. Nel 2014 il disavanzo per l'Italia
fra versamenti effettuali e accrediti ricevuti è salito a 5,4
miliardi di euro a fonte dei 4,9 miliardi del 2013. Lo afferma
la Corte dei Conti nella relazione sui "Rapporti Finanziari con
l'Ue". "La riduzione dell'apporto italiano al finanziamento del
bilancio dell'Unione (-7,5%) non ha evitato il peggioramento
della posizione di contribuente netto dell'Italia a causa della
notevole flessione degli accrediti ricevuti dall'Ue (-15,1%)".
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