Dopo l'arsenale messo in campo da
Mario Draghi lo scorso giovedì per combattere l'anemica crescita
in Europa, ora la palla passa alla Federal Reserve statunitense,
che si riunisce martedì 15 e mercoledì 16. Nessuno prevede che
la Fed possa alzare già i tassi durante questa riunione, ma gli
analisti scommettono che possano arrivare importanti indizi su
un rialzo a giugno, che potrebbe aprire la strada ad un secondo
ritocco verso l'alto a dicembre. Salire di 25 punti base dallo
0,5%, sottolineano dalle sale operative, è più complicato che
farlo dall'1,75% al 2%, "ma è tempo di farlo", considerato
l'andamento positivo dell'economia e del mercato del lavoro a
stelle e strisce.
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