La Banca d'Italia giudica
"complessivamente positiva" la riforma delle Bcc ma chiede dei
cambiamenti sul meccanismo di 'way out' per evitare il
proliferarsi di piccoli gruppi e per non incorrere nella
sanzione Ue sugli aiuti di Stato. Per il responsabile vigilanza
Carmelo Barbagallo in audizione ala Camera così la norma deve
fissare la data alla quale le Bcc devono possedere il patrimonio
netto sopra i 200 milioni per evitare le fusioni fra 'piccoli'
mentre l'imposta del 20% è inferiore al complesso delle
agevolazioni ricevute nel tempo.
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