Armani lascia la Svizzera e
licenzia un centinaio di dipendenti della 'Swiss Branch' di
Mendrisio nel Canton Ticino, addetti alla logistica e ai
servizi. Lo riferisce Giorgio Fonio della Ocst, l'Organizzazione
Cristiano-Sociale Ticinese, intervenuta - spiega - a seguito
delle proteste spontanee dei lavoratori. "A Mendrisio erano in
130 - afferma - e negli anni sono scesi a 100". "Per 2/3 sono
frontalieri - aggiunge - e sono disponibili a trasferirsi a
Milano". Armani intende lasciare meno di 10 persone a Mendrisio
e offrire posti a Milano, ma a condizioni italiane, ossia con
uno stipendio ridotto da 4.000 a 1.500 euro, una cifra con la
quale "in Svizzera non si riesce a vivere". La Ocst sta ora
negoziando un 'Piano Sociale', con indennità sia per i
lavoratori licenziati, sia per quelli che si trasferiranno in
Italia tra aprile e maggio. "Le nostre posizioni sono ancora
distanti - conclude Fonio - e ci aspettiamo da Armani una
sensibilità sociale" in vista del prossimo incontro fissato per
l'11 marzo.
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