Scivolano le Borse europee,
penalizzate su tutti i fronti, a partire dalle auto e dalle
materie prime, mentre anche i futures Usa girano in calo. Madrid
(-2,5%) e Parigi (-2,47%) sono le peggiori, precedute di poco da
Francoforte (-2,3%), Milano (-2,3%) e Londra (-1,97%). Le
vendite maggiori colpiscono il settore auto in vista dei dati
sulle vendite di autoveicoli in Russia nel 2015, che secondo gli
analisti finanziari potrebbero essere scese fino al 47%. Cede
Fca (-8,48% teorico), nuovamente congelata al ribasso, mentre
Reanult , titolare di Autovaz, cede il 4,68%. In calo anche Bmw
(-4%), Daimler (-3,97%) e Volkswagen (-3,78%), mentre limita il
calo al 2,5% Ferrari.
Sotto pressione i bancari Standard Chartered (-3,91%),
Barclays (-3,94%), Ubs (-3,62%) e Unicredit (-2,54%). Il calo
dei prezzi di rame e palladio frena Voestalpine (-4,91%),
Glencore (-3,17%) e ArcelorMittal (-2,58%). Scivolano
i petroliferi Seadrill (-10,5%), Tullow (-4,5%) e Shell (-1,9%)
con il greggio sotto i 30 dollari.
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