"Cari colleghi autotrasportatori, preparatevi dunque a subire ancora l'ennesimo aumento dei pedaggi. L'anno scorso sono cresciuti dell'1,32% mentre, nel 2016, dovrebbero aumentare solo, si fa per dire, dell'1,1%". Lo scrive la presidente della Cna-Fita, Cinzia Franchini, in una lettera agli autotrasportatori artigiani. "Dalle vostre Associazioni di rappresentanza non aspettatevi rimbrotti o peana contro i Concessionari autostradali, perché con questi ultimi, loro, hanno già ottenuto ciò che preferiscono: i soliti rimborsi all'autotrasporto, garantiti da fondi pubblici, attraverso l'intermediazione dei consorzi di servizi che si trattengono le consuete provvigioni le quali vanno ad assottigliare le reali risorse destinate alla categoria", afferma Franchini, che aggiunge: "Staremo poi a vedere, tratta per tratta, di quanto sarà realmente l'aumento medio per il 2016 al casello!".
"Dal Governo di turno la vicenda è stata trattata alla stregua degli altri Governi che si sono fin qui succeduti. Le solite orecchie da mercanti", sostiene la presidente della Cna, secondo cui inoltre "è evidente che chi gestisce e rappresenta le autostrade italiane pare essersi impadronito anche delle sorti del nostro settore; ciò che stupisce non è però l'evidenza di tutto ciò, quanto l'incapacità di chi si è candidato a cambiare il Paese e a cambiare verso, a rendersi realmente autonomo da certi schemi che quel cambiamento di sicuro non lo vogliono".
Secondo Franchini, "i pedaggi continuano ad aumentare senza poter minimamente mettere in discussione il modello di business che vede lo Stato rimborsare non gli autotrasportatori, bensì tutte le sovrastrutture create ad arte per riassorbire una parte importante di quegli stessi incentivi". "CNA-Fita - conclude - ha da tempo smesso di prestarsi a questa messa in scena dove si urla di tutto e di più mantenendo però inalterati gli 'affarucci di bottega'".
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