Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Vegas al Quirinale: 'Mai pensato a dimissioni

Vegas al Quirinale: 'Mai pensato a dimissioni

'Bene con Mattarella, giusto cercare coordinamento'

22 dicembre 2015, 23:30

Redazione ANSA

ANSACheck

Giuseppe Vegas - RIPRODUZIONE RISERVATA

Giuseppe Vegas - RIPRODUZIONE RISERVATA
Giuseppe Vegas - RIPRODUZIONE RISERVATA

"Non ho mai pensato a dimettermi". Il presidente Consob Giuseppe Vegas, ricevuto nel pomeriggio al Quirinale dal presidente Sergio Mattarella e finito con la Banca d'Italia al centro degli attacchi di forze politiche e risparmiatori per il suo ruolo nella vicenda delle 4 banche in crisi, nega di voler lasciare e dice "per me e la mia istituzione non ho elementi di rimprovero". Vegas, intervenendo a Ballaró, apprezza le parole del Capo dello Stato sulla necessità di coordinamento di tutte le istituzioni. La Consob é pronta a collaborare con la Camera arbitrale dell'Autorità anticorruzione cui il governo ha affidato l'incarico di verificare caso per caso i dossier degli obbligazionisti. Ma avvisa: "non sarà facile rimuovere le sovrapposizioni".

In futuro, chiede ai risparmiatori di "passare almeno un' ora a leggere i prospetti" e le avvertenze. I tempi quindi per la legge non saranno brevi e così anche per la riforma delle Bcc che arriverà a gennaio, forse anche febbraio, delineando inoltre solo le linee generali del nuovo assetto del credito cooperativo. L'attuazione poi, secondo il presidente della Bcc di Roma, Francesco Liberati, richiederà altri 18-20 mesi con una buona parte del settore che chiede sì regole e controlli, ma non la fine dell'autonomia.

E mentre il centrodestra ieri ha presentato una mozione di sfiducia che verrà discussa a gennaio, dal Pd intanto si annuncia che verrà depositata una proposta di legge a prima firma Andrea Marcucci per istituire una commissione bicamerale d'inchiesta sul sistema delle banche (analoga iniziativa arriva anche da Si). Una proposta 'forte', visti i poteri equiparabili a quelli della magistratura di cui le commissioni d'inchiesta dispongono, che però non convincerebbe tutti, nemmeno all'interno dello stesso partito democratico, e su cui ancora sarebbero aperte riflessioni e mediazioni nel tentativo di trovare una strada alternativa, ferma restando la volontà di fare chiarezza. Non ci sono comunque solo i risparmiatori che hanno perso tutto.

L'attenzione è anche sulle 4 'nuove' banche che dovranno essere cedute sul mercato, e i dipendenti che vi lavorano, sempre più oggetto delle ire di chi ha perso tutto e li incolpa di averli male consigliati o truffati. Se la vendita non avverrà a gennaio, diversi fondi e società anche straniere si sarebbero già fatte avanti mentre dal sistema bancario italiano (che peraltro ha messo i soldi per il loro salvataggio) c'è freddezza. Il presidente delle 4 Roberto Nicastro, che ha invitato i sindacati a non alimentare "il vergognoso bailamme mediatico", ha la missione di cederle al più presto ma fino a ora molti temono che la vendita avvenga a prezzi di saldo. E timori arrivano anche dai sindacati sulla sorte dei 7mila dipendenti delle 4 banche che hanno chiesto incontri a Renzi e all'Abi, la quale si è detta subito disponibile a un confronto che potrebbe avvenire dopo Natale o Capodanno. Tornando all'arbitrato il decreto che ne definirà compiti e poteri arriverà, come emerso già nei giorni scorsi, a gennaio proprio per mettere a punto un quadro normativo preciso e definire le risorse materiali e umane a disposizione (magari proprio distaccate da Banca d'Italia e Consob).

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

Guarda anche

O utilizza