Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Renzi,siamo ripartiti. Istat, per fine anno Pil a +0,7%

Renzi,siamo ripartiti. Istat, per fine anno Pil a +0,7%

Padoan, crescita e lavoro stanno tornando. Per Istituto +0,7%

ROMA, 05 dicembre 2015, 17:24

di Francesco Carbone

ANSACheck

Matteo Renzi - RIPRODUZIONE RISERVATA

Matteo Renzi - RIPRODUZIONE RISERVATA
Matteo Renzi - RIPRODUZIONE RISERVATA

L'economia italiana 'riparte' anche se non sono pochi, dopo gli ultimi atti di terrorismo, i rischi di rallentamento a corsa appena iniziata. "Dopo 3 anni di recessione - dice Matteo Renzi - siamo ripartiti. La velocità di crescita dipenderà adesso da consumi interni e investimenti". Ma certo non è più tempo di austerità secondo il premier che spiega come in Europa occorra riscoprire "di avere dei valori e non soltanto dei numeri perché negli ultimi mesi e anni è come se l'Ue fosse solo nelle mani di chi professa rigore, austerity".
    L'analisi del premier fa eco alle parole pronunciate in mattinata dal ministro dell'economia Pier Carlo Padoan anche se l'Istat nel frattempo fornisce la 'foto' di un andamento 'moderato' della crescita anche nell'ultimo trimestre.
    La crescita e il lavoro "stanno tornando", dice Padoan. Ma si tratta ancora di una crescita dello 'zero virgola' tanto che l'Istat rifà i conti e appunto prevede per fine anno un Pil a +0,7%. Per il quarto trimestre, il modello di previsione di breve indica infatti una crescita congiunturale del Pil reale pari a +0,2%, con un intervallo di confidenza compreso tra 0 e +0,4%. "La crescita ottenuta dal confronto tra i dati trimestrali corretti per i giorni lavorativi del 2015, che includono la previsione per il quarto trimestre, con quelli del 2014 è pari allo 0,7%". Ma a fine anno la crescita "grezza" del Pil potrebbe essere superiore allo 0,7% stimato dall'Istat. Il dato dell'Istituto è infatti "corretto per giorni lavorati" e tiene conto quindi del fatto che nel 2015 ci sono 3 giornate lavorative in più sul 2014. Il dato annuale, atteso il 1 marzo 2016, viene invece misurato "grezzo", senza correzione per i giorni lavorativi. L'Upb nei giorni scorsi ha stimato in uno 0,1% lo scarto fra dato grezzo e corretto. Anche la stima del governo contenuta nella Nota al Def, pari a +0,9%, è "grezza".
    Padoan, dal canto suo, ribadisce la sua analisi e la sua ricetta: "dopo tre anni di profonda recessione la crescita e l'occupazione stanno ritornando" ma per rendere "sostenibile" questa ripresa il Governo "intende proseguire la sua strategia di riforme strutturali con un nuovo round di azioni per la crescita". E in particolare saranno le privatizzazioni a dare "maggiore trasparenza, maggiore competitività e una migliore corporate governance". Inoltre "le risorse per le privatizzazioni ridurranno il debito e rafforzeranno le società aprendole ai mercati finanziari e agli investitori internazionali così come per Eni ed Enel" aggiunge, ricordando che "Poste è stata la più grande Ipo europea". La speranza è inoltre sempre quella di attrarre capitali: "l'Italia sta diventando sempre più attraente per gli investitori grazie alle riforme strutturali e alla ritrovata stabilità finanziaria".
    Questo anche perche' la nostra governance "assicura trasparenza e protezione degli investitori".
    
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza