La Cina travolge i tecnologici: da Facebook ad Apple, la Silicon Valley affonda in avvio di seduta a Wall Street: Apple arriva a perdere il 13% scendendo sotto i 100 dollari per azione, Facebook cede il 16%. Poi guidata da Apple, e con la complicita' del recupero dei listini americani, arriva la repentina inversione di tendenza: il crollo viene interrotto, le perdite bruciate e i titoli sono poco mossi o almeno registrano calo inferiori. Google, Facebook, Twitter e Netflix cedono intorno al 2-3%, Microsoft perde l'1%. Apple viaggia in territorio leggermente positivo. Ma l'attenzione resta alta, cosi' la pressione al ribasso: le aziende della Silicon Valley sono fra le maggiori beneficiarie della corsa della Cina e dell'appetito dei cinesi per i beni di lusso, quali i dispositivi mobili come l'iPad e l'iPhone.
E proprio Apple e' da settimane nell'occhio del ciclone cinese, tanto che oggi - in una mossa insolita soprattutto per Cupertino - l'amministratore delegato Tim Cook e' sceso in campo per cercare di rassicurare. Un intervento che aiuta a Apple a 'salvare' quasi 70 miliardi di dollari di capitalizzazione di mercato: le sue parola ottengono infatti l'effetto sperato, quello di calmare gli investitori. In una email inviata Jim Cramer, il conduttore di 'Mad Money' della Cnbc, Cook afferma: ''La crescita delle attivazioni di iPhone e' accelerata nelle ultime settimane, e abbiamo avuto la nostra migliore performance dell'anno per l'App store in Cina nelle ultime due settimane'' afferma Cook, sottolineando di ricevere ''aggiornamenti sulla nostra perfomance in Cina ogni giorno, inclusa questa mattina, e posso dire che abbiamo continuato a sperimentare una crescita forte della nostra attivita' in Cina in luglio e agosto''.
''Non posso predire il futuro, ma la nostra performance finora nel trimestre e' rassicurante. Continuo inoltre a ritenere che la Cina rappresenti un'occasione senza precedenti nel lungo termine'' mette in evidenza Cook. E' la seconda volta che Cook cerca di calmare i timori degli investitori sull'impatto delle Cina sui titoli. Lo ha gia' fatto a luglio. La Cina e' per Apple il secondo mercato dopo gli Stati Uniti. I ricavi di Cupertino in Cina sono saliti del 112% nell'ultimo trimestre. Un dato che fa intravedere quanto la svalutazione dello yuan potrebbe farsi sentire sui conti.
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