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Fonsai: Paolo Ligresti si è costituito

Fonsai: Paolo Ligresti si è costituito

Dopo due anni latitanza in Svizzera. A suo carico un'ordinanza di custodia in carcere per aggiotaggio e falso in bilancio

MILANO, 29 giugno 2015, 22:29

Redazione ANSA

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Paolo Ligresti all 'assemblea Premafin a Milano il 12 giugno 2012 - RIPRODUZIONE RISERVATA

Paolo Ligresti all 'assemblea Premafin a Milano il 12 giugno 2012 - RIPRODUZIONE RISERVATA
Paolo Ligresti all 'assemblea Premafin a Milano il 12 giugno 2012 - RIPRODUZIONE RISERVATA

MILANO - Si è costituito al valico di frontiera di Chiasso Paolo Ligresti, figlio di Salvatore, dopo due anni circa di latitanza in Svizzera. A carico del 'rampollo' della famiglia Ligresti pendeva dal luglio del 2013 un'ordinanza di custodia in carcere per aggiotaggio e falso in bilancio in uno dei filoni dell'inchiesta su Fonsai. Il gup Andrea Ghinetti, però, nei giorni scorsi ha disposto gli arresti domiciliari e oggi, come anticipato dal sito de 'l'Espresso', Paolo Ligresti si è costituito ed è andato ai domiciliari.

"Do il mio consenso all' estradizione verso l'Italia, ma chiedo che la misura cautelare venga convertita da carcere a domiciliari". Così, in sostanza, Paolo Ligresti, che oggi si è costituito dopo circa 2 anni di latitanza, ha fatto sapere, nei giorni scorsi, attraverso il suo legale alla Procura di Milano e al gup Andrea Ghinetti che si sarebbe consegnato a patto di non finire in carcere. Istanza accolta dal giudice. Il giudice ha dato l'ok all'istanza della difesa (avvocato Davide Sangiorgio), modificando la misura del carcere in domiciliari, perché, da quanto si è saputo, la volontà espressa da parte del figlio di Salvatore Ligresti di consegnarsi alle autorità italiane ha fatto decadere di fatto il pericolo di fuga. Inoltre, l'altra esigenza cautelare contestata nell'ordinanza d'arresto del luglio 2013, ossia il pericolo di reiterazione del reato, si è di molto attenuata, secondo il gup, dato il tempo trascorso dalla presunta commissione dei reati a lui imputati (aggiotaggio e falso in bilancio) e visto che Paolo Ligresti non ha più cariche societarie. Il giudice, nei giorni scorsi, ha trasmesso l'ordinanza di modifica della misura cautelare alle autorità svizzere, che avevano sempre negato l'ok all'estradizione, anche perché il figlio dell'ex patron di Fonsai è cittadino elvetico. Con la modifica della misura e con il consenso espresso di Paolo Ligresti, la Svizzera ha dato formalmente via libera all'estradizione e oggi l'ex componente del cda di Fonsai si è consegnato alla frontiera di Chiasso. Verrà interrogato dal gup Ghinetti probabilmente all'interno dell'udienza preliminare che si è aperta nei mesi scorsi e che proseguirà mercoledì prossimo, primo luglio.


      

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