Potrebbe avere un impatto sulla congiuntura economica nazionale lo sciopero dei macchinisti della Deutsche Bahn, che da ieri hanno bloccato i treni in tutta la Germania (trasporto interregionale e urbano) per sei giorni.
Secondo i calcoli di Stefan Kipar, della BayernLB, il tasso di crescita del pil tedesco potrebbe calare di uno 0,1% nel secondo trimestre proprio a causa dello stop della circolazione su ferro. I costi dovuti alla mobilitazione - la più lunga della storia del gruppo tedesco - potrebbero ammontare infatti a 750 milioni di euro. Lo sciopero indetto dal piccolo sindacato GDL, alla sua ottava mobilitazione nel corso dell'attuale vertenza, è iniziato ieri alle 15 con il blocco dei treni merci, mentre oggi ha coinvolto, a partire dalle 2 del mattino, anche i il trasporto passeggeri. Sullo scontro con i vertici di DB - il sindacato Gdl chiede un aumento del salario del 5%, una riduzione dell'orario di lavoro di un'ora a settimana, e di estendere la propria rappresentanza sul personale - si è espressa ieri anche Angela Merkel, spendendosi per la mediazione.
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