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CASA

CASA

13 ottobre 2014, 13:46

Redazione ANSA

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1) Procedure più semplici nell'edilizia privata

Meno vincoli, procedure facilitate e sgravi fiscali. Questa la sintesi delle misure contenute nello Sblocca Italia a favore dell'edilizia, settore messo pesantemente alla prova dalla crisi economica.

La disciplina che riguarda i lavori effettuati in casa viene semplificata. Si parte dalla possibilità di frazionare un appartamento in più abitazioni o di accorparne più di uno. Operazioni di questo tipo, con la normativa precedente erano classificate come "ristrutturazioni edilizie" e per poterle effettuare in piena regolarità, bisognava ottenere il "permesso di costruire" (per averlo passavano dai 90 ai 150 giorni) e pagare un "contributo di costruzione". Da ora in avanti, invece, quest'intervento sarà classificato come "manutenzione straordinaria", per la quale è necessaria solo la "comunicazione di inizio lavori" (Cil), senza dover più richiedere nessun permesso.

In questo caso, i contributi da versare sono quelli per gli oneri di urbanizzazione. La norma non vale solo per le abitazioni, ma anche per i negozi.

Molte procedure in meno da sbrigare anche per i lavori che cambiano le superfici interne della casa, ma non ne toccano la volumetria complessiva, non intervenendo sulle parti strutturali.

Prima dello Sblocca Italia per effettuare operazioni di questo tipo bisognava presentare la Cil, e i dati identificativi dell'impresa esecutrice dei lavori, insieme alla relazione di un tecnico abilitato. Necessario era anche il progetto della ristrutturazione e la presentazione degli atti di aggiornamento catastale (a carico del cittadino). Ora, bastano la Cil e la dichiarazione di un tecnico abilitato che certifichi il mancato intervento sulle parti strutturali. La comunicazione è valida anche ai fini catastali e viene inoltrata dal Comune all'Agenzia del territorio.

Quindi, meno documenti ma anche meno costi, visto che non si pagano più gli oneri di accatastamento. Inoltre, la stessa procedura vale anche per la manutenzione straordinaria dei fabbricati di un'impresa (i capannoni).

Per quanto riguarda il permesso di costruire in deroga agli strumenti urbanistici, prima veniva rilasciato esclusivamente per edifici e impianti pubblici o di interesse pubblico, previa deliberazione del consiglio comunale. Ora, lo stesso permesso vale anche per interventi di ristrutturazione edilizia e urbanistica, anche se riguardano aree industriali dismesse. I termini dell'istruttoria sono raddoppiati solo se si tratta di progetti particolarmente complessi.

2) Sconti fiscali per chi acquista una casa e la mette in affitto

Chi tra il 2014 e il 2017 acquista un alloggio e lo mette in affitto a canone concordato per 8 anni potrà godere di una deduzione sull'imponibile Irpef pari al 20% del prezzo di acquisto dell'immobile, fino a un massimo di spesa di 300.000 euro. 

Il beneficio (nell'ipotesi massima 60.000 euro) viene ripartito negli 8 anni del contratto di affitto (7.500 euro l'anno). La deduzione vale anche per l'acquisto di un secondo immobile da destinare alla locazione, fermo restando il limite complessivo massimo di 300.000 euro. 

Per ottenere il vantaggio fiscale è indispensabile che: non ci siano rapporti di parentela di primo grado tra locatore e locatario; l'unità immobiliare non sia localizzata in zone agricole (ma a scopo residenziale) e che consegua prestazioni energetiche certificate in classe A o B. 

L'agevolazione fiscale vale anche per chi costruisce su terreno già di sua proprietà da prima dell'inizio dei lavori. Il decreto prevede che, nel caso in cui proprietario e affittuario si accordino per ridurre il canone d'affitto di un contratto già esistente, la relativa registrazione dell'atto è esente da imposte di bollo e di registro.

3) Agevolazioni per l'affitto con riscatto (rent to buy)

 

Vengono estesi a tutti i contratti di affitto i benefici fiscali già previsti dal Decreto Casa, ma sino ad ora limitati all'edilizia sociale. Le convenzioni che disciplinano le locazioni di alloggio possono prevedere che - trascorsi almeno sette anni dalla stipula del contratto di locazione - l'inquilino abbia la facoltà di riscattare l'unità immobiliare. Chi acquista ha due vantaggi: gli effetti fiscali della compravendita, sia per chi vende sia per chi acquista, scattano al momento del riscatto e non all'inizio del contratto di locazione; inoltre, l'acquirente guadagna sette anni di tempo per il reperimento del fabbisogno finanziario residuo per comprare l'alloggio. Anche per le "grandi locazioni" a scopo non abitativo ci sono delle novità, questa volta in termini di liberalizzazione. La norma consente alle parti nell'ambito di contratti di locazione con canoni superiori a 150 mila euro di disciplinare i termini e le condizioni del rapporto in piena autonomia privata.

4) Tutela del territorio e patrimonio culturale

Chi si prenderà cura di uno spazio pubblico, riceverà un bonus fiscale. Lo Sblocca Italia prevede che i Comuni possano concedere l'esonero del pagamento del corrispondente tributo a comunità di cittadini, associazioni no profit e rappresentanze di categorie economiche che presentino un progetto di riqualificazione di una zona limitata del territorio (pulizia, manutenzione, abbellimento di aree verdi, piazze, strade anche mediante la collocazione di elementi di arredo urbano o la realizzazione di eventi).

Novità anche per le procedure da seguire in materia di patrimonio culturale. Il decreto stabilisce che per quanto riguarda i pareri paesaggistici, se la soprintendenza non si esprime entro i tempi dovuti ("decorsi inutilmente sessanta giorni dalla ricezione degli atti") l'amministrazione competente provvede comunque alla domanda di autorizzazione, "fermo restando il divieto di derogare ai vincoli paesaggistico-culturali".

5) Valorizzazione degli immobili demaniali inutilizzati

Riutilizzare gli immobili pubblici cambiando destinazione d'uso più velocemente. Per sbloccare gli interventi comunali sugli edifici e le aree inutilizzate da tempo, il decreto prevede che l'accordo di programma tra Ministero interessato e Comune "costituisce variante urbanistica". Sarà poi compito delle Regioni quello di dover fissare entro 180 giorni dalla legge di conversione, le norme per "le occorrenti semplificazioni documentali e procedimentali, relative anche alla pubblicazione degli atti, per l'approvazione delle varianti urbanistiche e per l'eventuale variazione di strumenti di pianificazione sovraordinati".

L'ultimo articolo del capo dello Sblocca Italia dedicato all'edilizia si concentra invece sul patrimonio dell'Inail, indicando che con un prossimo decreto verranno individuate le opere di pubblica utilità da finanziare nell'ambito degli investimenti immobiliari dell'istituto.

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