"Sembrerebbe emergere
un'inaccettabile lesione di quanto oggi prevede il codice
civile, che porterebbe a una mobilità assolutamente
discrezionale, senza cioè quelle necessarie motivazioni,
organizzative, tecniche". Così il responsabile Settori Pubblici
Cgil, Michele Gentile, su un emendamento al dl Pa nel quale
viene cancellato il riferimento normativo che impone la
motivazione per il cambiamento di una sede lavorativa.
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