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Padoan: "mio scopo trovare incentivi e spinta per riforme"

Padoan: "mio scopo trovare incentivi e spinta per riforme"

Si possono usare spazi del Patto, non cambiarne le regole. Il Ministro dell'economia illustra l'obiettivo del semestre italiano all'Ecofin

Bruxelles, 08 luglio 2014, 17:45

Redazione ANSA

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Il ministro dell 'Economia Pier Carlo Padoan © ANSA/EPA

Il ministro dell 'Economia Pier Carlo Padoan © ANSA/EPA
Il ministro dell 'Economia Pier Carlo Padoan © ANSA/EPA

Il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan ha illustrato all’Ecofin, che da oggi presiede fino a dicembre, l’obiettivo del semestre italiano. "Stiamo realizzando le riforme in Italia e come presidente di turno il mio scopo è aiutare tutti i Paesi a trovare incentivi e la spinta per le riforme. Tutti vadano avanti con le riforme, "il successo dell'agenda dipende dallo sforzo comune", ma lo sforzo deve beneficiare di "un'azione congiunta e condivisa" volta a "rafforzare gli incentivi a realizzare" le riforme, ha aggiunto Padoan che ha spiegato: "si possono utilizzare gli spazi del Patto, non cambiare le regole ma usare quelle che ci sono in modo migliore, con lungimiranza". Il Ministro ha poi ribadito che con tedeschi c’è accordo sulla necessità di fare le riforme e del resto Jens Weidmann (Bundesbank) “non è un membro del governo tedesco, con il governo tedesco siamo sulla stessa linea, c'è pieno accordo sul fatto che il modo per aumentare la crescita in Europa, qualcosa di cui tutti hanno bisogno inclusa la Germania, è attraverso le riforme strutturali".

A sostegno dello sforzo italiano ha parlato il presidente dell'eurogruppo Jeroen Dijsselbloem. Il governo italiano ha un programma di riforme "molto ambizioso", ma "come tutta la Ue aspetto i risultati", perché "la competitività deve migliorare e la crescita economica aumentare, molto lavoro si deve ancora fare". Per il ministro tedesco dell'economia Wolfgang Schaeuble “le riforme non devono essere una scusa per evitare il consolidamento di bilancio”.

Vedute differenti tra il premier Matteo Renzi e Bruxelles sulla possibilità di scorporare alcune spese dal calcolo del deficit. "Ogni singolo euro investito in infrastutture digitali, ha detto Renzi al Digital Venice, va escluso" dal Patto di stabilità Ue. Chiaro il no del commissario ad interim agli affari economici Siim Kallas secondo cui "tutta la spesa deve essere calcolata nel deficit, le spese non possono essere escluse dal calcolo del deficit". Perchè "non può esserci spesa buona e cattiva, il debito è debito, ma il quadro regolatorio è chiaro, il Patto è il pilastro della fiducia", ha spiegato Kallas. Secondo il commissario non è saggio fare una differenza tra la spesa, né mettersi a discutere quale includere o meno nel calcolo del deficit. "Il deficit è deficit", ha precisato. "Ci sono molte possibilità per aiutare la crescita degli Stati, ma prima facciamo le riforme".

Frena anche Padoan: "apprendo ora lo statement di Renzi, c'è pieno accordo del Governo che la crescita in Ue va perseguita con tutti gli strumenti possibili all'interno del sistema esistente".

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