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Auto: mercato Italia torna negativo, a maggio -3,83%

Auto: mercato Italia torna negativo, a maggio -3,83%

Auto: Federauto, altro che ripresina, mercato in stagnazione

04 giugno 2014, 08:25

Redazione ANSA

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Il parcheggio dello stabilimento Fiat di Melfi in una foto di archivio. - RIPRODUZIONE RISERVATA

Il parcheggio dello stabilimento Fiat di Melfi in una foto di archivio. - RIPRODUZIONE RISERVATA
Il parcheggio dello stabilimento Fiat di Melfi in una foto di archivio. - RIPRODUZIONE RISERVATA

Battuta d'arresto per il mercato italiano dell'auto dopo cinque mesi di moderata crescita.

Secondo i dati pubblicati oggi sul sito del Ministero dei Trasporti, le immatricolazioni sono state 131.602 contro le 136.850 dello stesso mese del 2013, con una flessione del 3,83%.
    
Fiat Chrysler Automobiles ha immatricolato a maggio in Italia 36.720 vetture, l'11,03% in meno rispetto allo stesso mese del 2013, quando erano state 41.273. La quota mercato è del 27,9% (era del 30,16%), in flessione del 2,26%.

Promotor, mercato in stagnazione, non tassare consumi - La forte delusione per gli incentivi ecologici annunciati ad aprile e l'appuntamento elettorale sono i principali fattori che hanno influito sul calo delle immatricolazioni delle auto nel mese di maggio in Italia. Lo sostiene il Centro Studi Promotor, commentando i dati diffusi sul sito del Ministero dei Trasporti, secondo cui "il mercato dell'auto è in stagnazione" e "la ripresina a cavallo tra 2013 e 2014 può essere considerata un rimbalzo".

"Sulla caduta della domanda di auto ha influito - commenta il presidente del Centro Studi Promotor, Gian Primo Quagliano - la contrazione dell'economia reale, ma un impatto notevole lo hanno avuto anche elementi psicologici, come la forte preoccupazione per il futuro". Lo dimostra anche il fatto che in maggio "è in calo anche il clima di fiducia degli operatori del settore auto".

Solo "una crescita della fiducia potrebbe dare un contributo per far uscire le immatricolazioni dalla situazione di stallo in cui si trovano", conclude Quagliano, secondo cui "il governo non seguirà l'indicazione a tassare i consumi proveniente dall'Europa perché sarebbe in netto contrasto con la manovra degli '80 euro in busta paga' e contribuirebbe a rinviare ulteriormente le attese di ripresa dell'economia in generale e del mercato dell'auto in particolare".

Federauto, altro che ripresina, mercato in stagnazione - "La cautela con cui abbiamo commentato i modesti rimbalzi positivi dei primi mesi del 2014 trova purtroppo conferma nel dato negativo di maggio che, a nostro avviso, non va letto come un segnale di rallentamento ma come espressione di un mercato in sostanziale stagnazione, nonostante la spinta del noleggio e dei kilometri zero. Quindi, nessuna ripresa o, che dir si voglia, ripresina". Questo il commento del presidente di Federauto, Filippo Pavan Bernacchi, alle immatricolazioni delle auto in Italia nel mese di maggio.

Per Federauto "la situazione del mercato auto è dolorosamente coerente con la situazione economica del Paese", certificata dalla flessione del Pil nel primo trimestre dell'anno, dal generalizzato calo dei consumi di tutti i beni, dal consolidamento della crescita dei disoccupati - record negativo dal 1977 - a cui si aggiungono gli effetti perversi della leva fiscale.

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