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Poletti, non lavoriamo contro il sindacato ma la musica è cambiata

Poletti, non lavoriamo contro il sindacato ma la musica è cambiata

07 maggio 2014, 17:45

Redazione ANSA

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Camusso e Poletti - RIPRODUZIONE RISERVATA

Camusso e Poletti - RIPRODUZIONE RISERVATA
Camusso e Poletti - RIPRODUZIONE RISERVATA

''Noi non facciamo niente contro nessuno, facciamo le cose che pensiamo siano utili agli italiani". Così il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, a margine del congresso Cgil, rispondendo alla domanda sul sindacato. "Oggi c'è bisogno di un radicale cambiamento in questo Paese", aggiunge, evidenziando al contempo che "per il governo la musica è già cambiata". "Il ministro del Lavoro - ribadisce - incontra le parti, valuta poi come è naturale che sia, il governo si prende la responsabilità di decidere".

Rispondendo ad un'altra domanda se sia in corso una guerra fredda tra il governo e il sindacato, Poletti dice: "Non credo che si inneschino guerre fredde o calde di nessuna natura. Ci sono valutazioni e scelte che il governo fa, di metodo e di merito. Su queste scelte è del tutto legittimo che si sia d'accordo o non d'accordo, ma il fatto che ci sia o non ci sia l'accordo debba portarci a dire che sono in corso delle guerre a me non pare che sia il modo giusto". Quanto al tema del cambiamento, "se troveremo alleati sulla strada del cambiamento saremo felici. Oggi - prosegue il ministro - bisogna praticarlo e farlo celermente. Oggi c'è un pezzo d'Italia che non ne può più, non è più in grado di aspettare nulla e ha bisogno di atti concreti per ricostruire e recuperare un dato di fiducia che è l'elemento fondamentale per poi cambiare i comportamenti. Noi abbiamo bisogno di produrre un'aspettativa positiva: gli atti che stiamo facendo e il ritmo che abbiamo impresso al nostro agire è figlio della necessità di ricostruire la fiducia in questo Paese che pian piano negli anni l'aveva perduta".

Landini presenta lista alternativa - Il leader della Fiom, Maurizio Landini, ha presentato la lista alternativa, rispetto a quella di maggioranza, in vista dell'elezione del nuovo comitato direttivo della Cgil: sono 110 i firmatari. Insieme a Landini, una parte dell'ex area 'Lavoro e società', tra cui il segretario confederale Nicola Nicolosi. "Siamo partiti uniti e siamo spaccati grazie al segretario generale", ha affermato Landini.

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