Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Berlino '44, indagine tra stelle cadenti

Berlino '44, indagine tra stelle cadenti

Nel mystery di Ben Pastor le ombre dell'Operazione Valchiria

ROMA, 08 ottobre 2018, 14:24

di Mariano del Preite

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

BEN PASTOR, "LA NOTTE DELLE STELLE CADENTI", traduzione di Luigi Sanvito (Sellerio, 545 pagine, euro 15) - Berlino, luglio 1944. In una città devastata dai bombardamenti e dal dolore viene assassinato Walter Niemeyer, il "Mago di Weimar", veggente dell'alta società, amico e confidente di gerarchi nazisti. A indagare sul caso viene chiamato il colonnello Martin Bora, colto e aristocratico soldato protagonista di un fortunato ciclo di romanzi di Ben Pastor: l'indagine si intreccia con le ombre di un periodo storico in cui certezze e valori si sgretolano, in un crescendo che sembra calpestare ogni barlume di umanità.
    "Tutto cade a pezzi", ripete Martin più volte. Le macerie degli edifici rispecchiano il caos degli ultimi mesi del nazismo: paura, delazioni, vendette sono in agguato mentre tramonta definitivamente quello che Stefan Zweig chiamava "il mondo di ieri", fatto di sicurezza e leggerezza. Rientrato in patria dal fronte italiano per il funerale di uno zio medico costretto al suicidio dal regime, Bora fa i conti con ciò che resta della sua vita e dei suoi ricordi, cercando di ricucire la trama degli affetti familiari e quella dell'intrigo che ha portato all'omicidio di Niemeyer, nonché, si scoprirà, ad altre morti sospette.
    E' un luglio torrido. Nelle strade della capitale l'odore della polvere e delle fogne ha sostituito quello delle estati spensierate. E' un mondo alla fine, nel quale un gruppo di notabili dell'esercito e del partito progetta l'assassinio di Hitler: l'Operazione Valchiria, le cui trame si intrecciano con le indagini di Bora. Ben Pastor si ispirò a Claus von Stauffenberg, il capo della congiura, per tratteggiare il personaggio di Bora: in questo romanzo l'eroe letterario e il colonnello che pagò con la vita il fallimento dell'attentato si incontrano, in pagine ad alto impatto emotivo. Entrambi sono uomini d'onore, dilaniati tra la fedeltà al giuramento militare e l'orrore per la deriva nazista, ma divergono sul modo in cui agire. Martin è fautore di una resistenza sottotraccia, convinto che l'Operazione Valchiria sia destinata all'insuccesso e serva solo a provocare la feroce reazione del Reich; Stauffenberg lo accusa di inerzia, malgrado sappia quanto Bora sia da anni nel mirino delle SS. Un confronto burrascoso tra due uomini consapevoli di essere, in ogni caso, sul ciglio del baratro, personale e collettivo.
    Nel cielo sopra Berlino abbondano le stelle cadenti di luglio, metafore di un passato perduto e di un futuro in cui è impossibile credere. Malgrado l'atmosfera di disastro imminente, mentre gli Alleati incalzano e i sogni di gloria del Reich crollano come i sontuosi edifici berlinesi, Bora porta a termine l'inchiesta superando depistaggi e oscure manovre politiche.
    Stoico, malinconico, coraggioso e insieme rassegnato, il soldato-detective in questo romanzo indaga e vive tra penombre sfuggenti. "La sua è una passeggiata tra le rovine", sintetizza l'autrice, in una terra dove "lattughe e sepolture si contendevano un posto al sole". Amici e avversari si distinguono a fatica, i ricordi feriscono come coltelli. La guerra accelera i sentimenti e avvicina esistenze nello spazio di una notte, magari in camere d'albergo buie al suono delle sirene d'allarme.
    Come nei precedenti romanzi, Ben Pastor - italoamericana, nata a Roma ma trasferitasi negli Usa dove è diventata docente universitaria di scienze sociali - mescola con maestria le vicende di personaggi storici e letterari, drammi individuali e universali, mystery classico e noir. La sua prosa è potente nei momenti drammatici, struggente in quelli venati di poesia: l'autrice ama i contrasti e le terre di confine, dove le emozioni prendono corpo. Come il suo personaggio preferito, Martin Bora, insieme vitale e crepuscolare, sospeso tra ferreo autocontrollo e slanci improvvisi.
    Tra le pagine più intense, quelle del diario in cui Martin racconta eventi e sensazioni vincendo, solo lì, il suo mimetismo emotivo. Così definisce se stesso: "Inquieto ma leale, coinvolto quel che basta a rendermi colpevole ma non a dannarmi l'anima.
    Salvare quest'ultima è quanto posso fare, finché la tenaglia ricomincerà a stringere. Per ora, posso solo trattenere il fiato". E noi con lui.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza